Il peccato originale

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  1. SpiritFreedom
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    Dio, dopo aver creato i primi uomini, Adamo ed Eva (il primo nome ebraico è collegato con la parola che significa "terra", poiché il suo corpo sarebbe stato modellato con la creta; il nome di Eva ha la stessa radice del verbo "vivere", e infatti nel testo essa sarà definita in seguito "la madre di tutti i viventi”), li mette a vivere nel giardino dell'Eden, comandando loro di nutrirsi liberamente dei frutti di tutti gli alberi presenti, tranne che dei frutti del cosiddetto albero della conoscenza del bene e del male.
    Ma i due, tentati dal serpente, mangeranno del frutto dell'albero proibito. Il personaggio del serpente denota forse una polemica "anti-ofiolatrica", contro i miti cananaici e di altri popoli della Mezzaluna fertile: il serpente, nella religiosità dei Cananei, rappresentava il dio supremo, Baal, signore della fertilità.
    Si dice che il serpente è "astuto", ma la sua furbizia è messa a servizio di un fine cattivo. Il suo è un vero e proprio disegno malefico, che si oppone subito al desiderio divino. Nel dialogo con la donna il serpente arriva per gradi al suo obiettivo: rivela il suo disegno di opposizione a Dio già nella domanda che rivolge alla donna con il gioco di parole per il quale la proibizione di mangiare i frutti di "un albero" viene estesa a "ogni albero". Il serpente porta così la donna a dubitare che il divieto di Dio possa essere stato legittimo. La donna si lascia trascinare dal gioco del serpente e cade nella trappola della esagerazione: afferma, falsamente, che Dio avesse proibito persino di toccare l’albero in questione.
    Il serpente prospetta come conseguenza del mangiare i frutti dell'albero l'"apertura degli occhi" e il diventare "come Dio" (o "come divinità"), conoscitori del bene e del male.
    Allettati da questa tentazione, gli uomini mangiano questo frutto (la donna lo offre all’uomo: l’immagine della donna tentatrice è tipica di molte letterature sapienziali soprattutto nel mondo antico). Subito si rendono conto di essere nudi. La loro nudità esprime l’indegnità, l’insuccesso.
    Spesso il "frutto proibito" viene rappresentato come una mela. Nel testo della Bibbia si parla di "frutto", senza ulteriori specificazioni. In latino la mela viene chiamata malum, parola che ha anche lo stesso suono di quella che significa "male". Per questo motivo nel medioevo sarebbe cominciato a rappresentarla come una mela.
     
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  2. Anon4000
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    il peccato originale è al singolare eppure io in questa trama ho sempre visto piu' peccati, avisità, lussuria e altro che ora la mia stanchezza di fine giornata non mi permette di concentrarmi.
     
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  3. Revil
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    ma porca eva! :lol:
     
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  4. Anomalo
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    :alienff:
     
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  5. MiriamNS
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    :o:
     
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  6. acrobata82
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    CITAZIONE (Revil @ 9/8/2010, 18:05)
    ma porca eva! :lol:

    ma davvero..
     
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  7. alice84
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    :woot:
     
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  8. Gad
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    :lol:
     
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7 replies since 8/8/2010, 17:06   74 views
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